18.9.15

Filastrocca della mamma imperfetta

"I genitori che si aspettano riconoscenza dai figli sono come quegli usurai 
che rischiano volentieri il capitale per percepire gli interessi."
(Franz Kafka, Diari)

Questa mattina mi sono imbattuto in una filastrocca di Enrica Tesio, autrice del blog Tiasmo, la quale in maniera molto simpatica me ne ha concessa la pubblicazione. 
Una filastrocca che consiglio a tutti, genitori e non, di leggere. 
Perché è diritto di un figlio scegliere, e dovere di un genitore lasciarglielo fare, reprimendo le proprie ansie ed aspettative, che altro non sono se non un desiderio egoistico di vedere realizzato ciò che si è fatto, o peggio, che non si è riusciti a fare.




maternity blues ovvero il blues della maternità.


C’era una mamma, una madre madrona,
la mano a saetta, la voce che tuona.
Più che un bambino voleva un soldato
Ma poi crebbe un hippie tutto arruffato.
C’era una mamma, un po’ mamma e un po’ chioccia,
di libertà ne lasciava una goccia,
le nacque una bimba paracadutista
adesso è una stuntman professionista.
C’era una mamma vegana e pittrice,
viveva di tofu col figlio, felice.
“quanti bei posti dipingerai?”
Ma invece il suo Adolfo guidò il Terzo Reich.
Filastrocca del figlio perfetto
Scolpito, pensato come un angioletto
Tu lo volevi un po’ simile a te
e invece “sorpresa!” decide da sé.
C’era una mamma, femminista di razza,
mutande bruciate e tette giù in piazza,
ma ebbe una figlia, un clone di barbie
che va da Intimissimi e spende i miliardi.
C’era una mamma ingessata e ingegnera
sinapsi a quadretti, compita ed austera,
ma il figlio non legge ogni giorno i listini
compila gli oroscopi, descrive destini.
C’era una mamma Bocca di Rosa,
si dice puttana, io dico sciantosa,
il figlio giurò per la castità,
un frate trappista, in povertà.
C’era una mamma, una santa, una suora,
conosce l’amore, ma il piacere lo ignora,
crebbe un bambino, un chierichetto,
fa il pornoattore, un artista del letto.
Filastrocca del figlio perfetto
Scolpito, pensato come un angioletto
Tu lo volevi un po’ simile a te
e invece “sorpresa!” decide da sé.
Filastrocca della mamma imperfetta.
la mamma perfetta un figlio lo accetta.


1 commento:

  1. Questa filastrocca un pò mi ha commossa... soprattutto perchè anch'io vorrei avere una mamma che mi accetta.
    Ottimi voti a scuola, sempre con la testa a posto, penso tanto a lavorare, guadagno discretamente (però sono giovane, c'è tempo per migliorare, amo tanto gli animali, non sono omofoba, non sono razzista, sono gentile con tutti. Lei mi vorrebbe al contrario, come lei è (razzistissima che se potesse li sterminerebbe, omofoba e bigotta, però sempre in chiesa e con tanti "amichetti" cristiani) dice che sono asociale (e non è vero) e mi insulta continuamente. Ogni tanto sogno di avere una mamma che posso abbracciare, una mamma un pò come il mio papà (che è il papà più fantastico del mondo), o anche un pò meno, mi accontento. Basterebbe che non gridi troppo.

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