22.12.15

A Carlo Buccirosso non piacciono le Famiglie Arcobaleno.

Ieri sera sono stato al Teatro Diana di Napoli per assistere alla prima dello spettacolo di Carlo Buccirosso Il divorzio dei compromessi sposi, suo secondo rifacimento del romanzo manzoniano.

Nell'interpretare don Rodrigo, Buccirosso inserisce tra una battuta ed un'altra, ed a più riprese, affermazioni omofobe.
Quando i bravi gli propongono unioni tra persone dello stesso sesso, infatti, don Rodrigo li riprende severamente: 
Ci vuole ancora tempo pe'ste cose qua, non siamo ancora pronti! 
Ed incalza, dando la definizione di famiglia come dell'unione tra un uomo ed una donna, l'unica in grado di procreare


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Nel secondo atto fa riferimento alle adozionipossibili solo ed unicamente in presenza di un uomo e di una donna.
Il tutto costellato dall'omosessualità latente di uno dei due bravi, oggetto di scherno e motivo di ilarità.  

In un' intervista  di due giorni fa a Il Mattino lo stesso Buccirosso ha dichiarato:

Non riesco più a scrivere soltanto per far divertire. In questo copione, per esempio, dò più importanza ai valori umani, quello della famiglia innanzitutto; il suo crollo è un cancro delle nostre società[...]

È stato davvero deprimente vedere il teatro utilizzato come strumento in cui far passare un certo tipo di messaggio ed altrettanto deludente venire a conoscenza della posizione di un attore che in passato mi ha fatto ridere. Ieri sera più che ridere mi veniva da piangere.

E, mentre ci si avviava verso il finale dell'opera, quando cioè Lucia annunzia il suo voto di castità a Renzo, che si dispera: 
Che ne sarà di me? Se già dicevano che ero un mezzo uomo che ne sarà di me? 
Interviene don Rodrigo con il solito refrain: 
Passerai a chell'ata sponda!

Evidentemente io e il sig. Buccirosso abbiamo opinioni nettamente divergenti riguardo chi o cosa sottragga interezza ad un uomo.

12.12.15

I gay sono brave persone.

L'Angolo Dello Stereotipo, II Puntata.

Talvolta, per i gay e per gli angeli, si fa uso della medesima definizione: esseri di natura superiore all'umana e di giovanile bellezza.

Ieri pomeriggio sono andato a far visita al mio amico Gianni che ha un salone da parrucchiere. 
Mentre sfogliavo le riviste a disposizione dei clienti in attesa, una signora, superando di gran lunga i decibel dell'asciugacapelli, ha rivolto a Gianni uno vecchio slogan trito e ritrito:

"Sai, io non ho niente contro gli omosessuali. Ho anche un amico gay: è così tanto una brava persona..."

E se l'intenzione è quella di ostentare un'estrema apertura nei confronti degli omosessuali di sesso maschile, con questa frase si riesce ogni volta - e con invidiabile precisione - a centrare l'obiettivo diametralmente opposto.
Non che io metta in dubbio l'integrità morale dell'amico della signora, ma che un individuo possa fungere da indicatore di onestà per un intero gruppo, i cui membri sono accomunati solo dai medesimi gusti sessuali, mi pare nella maniera più assoluta riduttivo e generalizzante

Ora, un artigiano che voglia innescare un meccanismo di fidelizzazione deve riuscire a mettere in pratica le richieste del cliente e contemporaneamente a stabilire con questi un rapporto di simpatia, spesso fingendo di provare interesse o di essere d'accordo con quanto si dice. 
Gianni, oltre ad essere un bravo parrucchiere, è altresì un virtuoso comunicatore. Ha infatti avallato l'affermazione della signora senza battere ciglio.
La signora, dal canto suo, ha avvalorato quanto detto con un'interminabile sfilza di lodi ai gay, facendoli assurgere nell'Empireo, in prossimità della Madonna. O, forse, di Madonna. 

Per parte mia, non ho avuto il coraggio di sfatare il mito di un' inguaribile bigotta; sarei stato alquanto cinico se le avessi rivelato che - udite, udite! - la bontà d'animo non riguarda niente affatto l'orientamento sessuale e che ci sono gay molto più vicini al Demonio che alla Madonna. (E a Madonna).


Cara signora,

le svelerò un segreto: a questo mondo esistono gay evasori fiscali, ladri, truffatori, violenti, stupratori, pedofili, persino assassini. 

Anche quel giovanotto che le sta asciugando i capelli, lo vede? È un gay purosangue, ma anche un abile menzognero. Eh, sì. Perché sono due ore che ascolta tutto ciò che dice dandole sempre ragione, pur non approvando neppure uno dei giudizi che lei, con spregevole superbia, ha sputacchiato qua e là. 
Quel gay lì le ha detto che sarà una dea con l'acconciatura che le sta ultimando. A me, quando andrà via, dirà che con tutte quelle punte all'in su più che una dea pare un carciofo.
Un presuntuoso carciofo, per l'esattezza: ripieno di stereotipi e luoghi comuni.

Pertanto, mia cara signora, si metta l'anima in pace. 
Il mio amico gay non è abilitato a far miracoli come il suo: può dare un aspetto diverso a ciò che c'è sopra la sua testa, non a quello che c'è dentro. 






FINE DELLA SECONDA PUNTATA.

Tutte le puntate:

STAGIONE 1

1x01 Se ha i capelli corti è lesbica.
1x02 I gay sono brave persone.
1x03 Attenti alla Lesbica.