12.12.16

Omovies 2016: il Festival del cinema LGBT a Napoli.

Domani, 13 dicembre, sarà Vladimir Luxuria ad inaugurare a Napoli l'edizione 2016 di Omovies presso il Cinema Academy Astra, in via Mezzocannone 109.
Fino al 16 dicembre, nel medesimo spazio e ad ingresso libero, saranno proiettati i film in concorso (clicca sulle immagini delle locandine per ingrandirle):





Il direttore artistico di Omovies, Homosexual Transgender and Questioning film festival, è Carlo Cremona, presidente di iKen Onlus.
Dalle informazioni della pagina Facebook di Omovies si legge: "L'aspetto innovativo della manifestazione è rappresentato proprio dal questioning, che vuol dire porsi domande e mettersi in discussione [...] elemento chiave di apertura e condivisione delle tematiche e delle problematiche legate al l'orientamento sessuale e/o all'identità di genere."

Il 17 dicembre il festival si concluderà con il Gran Galà di Omovies e le relative premiazioni, presso il Palazzo Grenoble, sito in via Crispi 86.
Saranno presenti all'evento Lorenzo Crea, direttore di Rete News 24, l'attrice Gea Martire e molti altri.
Si accede solo su invito, per entrare in lista inviare una email a info@omovies.it



Per ulteriori informazioni visitare il sito www.omovies.it


15.11.16

Unioni civili: L'invettiva di Galileo Galilei.



Il siòr Fanzaga, a inizio anno,
Ha sentenziato che la Cirinnà
O per vecchiaia, o per malanno,
Giungerà anch'ella nell'aldilà.

Ha poi affermato da' la canonica,
Mentre baciava Gesù bambino,
Che il tuo destino, oh cara Monica,
È sottoporti a giudizio divino.

A fine anno trema la terra, 
E tutt'intorno pare una guerra:
Città distrutte, devastazione,
Or si procede a' la ricostruzione.


Padre Cavàlcoli, a Radio Maria,
Avanza un'ipotesi, una follia:
"Le unioni civili - dice il devoto -
Sono la causa del terremoto!"


S'ode un boato, pare una bomba,
L'anima dotta è fuor de la tomba.
Ei s'incammina dal mausoleo,
Canùto in volto: è Galileo.


D'impeto affronta padre Cavalcoli:
"Su qual base stanno i suoi calcoli?
Enormi passi ha fatto la scienza:
Come può dir una tale scemenza?"

Indi, per scogliere un tale imbroglio,
Egli domanda del caro Bergoglio
E, senza mai voltarsi indietro,
Corre veloce, verso San Pietro.



"Sei proprio tu, oh pio Francesco,
Che siedi 'l trono del vivo tedesco?"
"Sì, sono io - risponde il Papa,
Tra un'orecchietta e una cima di rapa.


Papa Francesco non crede ai suoi occhi,
Non tocca più il piatto di gnocchi,
Lascia la coppa con dentro il vino
È affar più urgente del suo tortino:

"Anima antiqua, qual vento ti porta?
Scrutasti il ciel, perché sei risorta?
Giungesti qui nella Roma papale
A perfezionar il tuo cannocchiale?"

"Son Galileo e non porto scompiglio, 
Son sol venuto a darvi un consiglio,
Non solo a te, ma a tutta la Chiesa
Che per i gay ha sempre un'offesa:

Via la ragione de' tempi bui:
Basta pulire lo sporco altrui!
Più tosto alzate il vostro tappeto:
Giace sporcizia in gran segreto.


Olio di gomito, imbracciate la scopa,
Pulite a fondo, e non solo in Europa.
Scuotete a forza codeste lenzuola,
Senza mutare di Dio la parola.

Io or vo' sotterra, dai miei cannocchiali,
Tu lasciali perder gli omosessuàli.
È fantascienza oggidì che un Pontefice
Fomenti l'odio, sia il loro carnefice.

La Chiesa è il simbolo dell'accoglienza,
Non un invito a la turpe violenza.
Ricorda bene, tienilo a mente,
Da la finestra dillo a la gente:

Chi vuol decider per gli altri l'Amore
Commette un grande, un grandissimo Errore."






Foto: Livio Fanzaga (www.anskijeghino.wordpress.com) - Uomo tra le macerie (http://www.lifegate.it) - Giovanni Cavalcoli (http://isoladipatmos.com) - San Pietro (www.portalidiroma.it) - Jorge Mario Bergoglio (http://www.ma-vie-de-galgo.com) - Banksy (http://www.stencilrevolution.com) - Cuore (http://glamslamblog.com).

13.10.16

Ikea, coppia gay censurata in Russia: firma la petizione.

"Face from the cover", è questo il nome che il colosso dell'arredamento a buon mercato da sette anni dà alla sua iniziativa per suscitare l'interesse della clientela.
Un concorso sul web, in cui Ikea dà la possibilità ad una coppia di diventare protagonista della copertina del suo ultimo catalogo, con uno scatto effettuato da un fotografo professionista, mediante i voti degli utenti che visitano il sito svedese.

Lev Polkayov ed il suo fidanzato, che hanno posato presso il negozio Khimki di Mosca, hanno raggiunto in breve tempo più di 7600 voti, oltre 7500 rispetto al secondo classificato, secondo il Telegraph.

(Lev Polkayov ed il fidanzato in Face from the cover)

La foto è stata rimossa, non consentendo ai due ragazzi di partecipare al concorso.
La motivazione alla base di tale decisione dipenderebbe dall'enorme eco che l'immagine ha scatenato presso i media in Russia, dove vi è una legge che vieta le pubblicazioni che promuovano un'immagine distorta dei rapporti gay come socialmente equivalenti a quelli eterosessuali.

Un portavoce di Ikea Russia ha dichiarato che sarebbe stata propria la coppia a chiedere di ritirarsi:
"Hanno appena detto che non si aspettavano tale attenzione dei media quando hanno deciso di partecipare. [...] Noi di Ikea siamo per molti. Diamo il benvenuto a chiunque, indipendentemente dalla loro età, identità di genere, orientamento sessuale, abilità fisica, etnia, razza, nazionalità, religione, stato civile o familiare, o qualsiasi altra dimensione della loro identità. [...] Questo principio permea ogni aspetto di Ikea, che si tratti di lavoro o di qualsiasi evento organizzato da Ikea. Nel contesto, come in tutte le attività promosse da Ikea, si applicano gli stessi principi di non-discriminazione."

Che si sia trattato di censura o di paura, o di tutte e due, sicuramente siamo di fronte all'ennesimo caso di omofobia.
Lateral, la rassegna stampa satirica di Radio Capital a cura di Luca Bottura, ha lanciato su change.org una raccolta di firme, indirizzata ad Ikea Italia, per fare sì che la foto dei due giovani russi divenga l'immagine di copertina del nuovo catalogo.
Mancano ancora circa ottocento firme, di seguito il link per partecipare alla petizione: Foto di coppia gay censurata sul catalogo Ikea russo: mettiamola sulla copertina italiana.

Clicca sul simbolo di Facebook qui sotto per condividere il link e far firmare i tuoi amici.

14.9.16

Trono gay a Uomini e Donne.

Un evento storico per la televisione italiana che, a piccolissimi passi, sembra cominciare ad aprire uno spiraglio ai propri orizzonti.
Dopo Gaetano e Salvatore, la coppia gay che partecipò al quiz di casa Rai, adesso è il turno di Claudio, il nuovo tronista gay di Uomini e Donne.
La commovente canzone di Fiorella Mannoia In Viaggio, fa da sfondo alla presentazione di Claudio, proprietario di un bar nel centro di Verona, che ci racconta quello che definisce il momento più triste della sua vita, quello cioè vissuto nella drammatica paura di svelare il proprio orientamento sessuale.

(Claudio Sona, il tronista gay)

Ma un sorriso catartico gli affiora in volto nel raccontare il suo coming out con mamma e papà, con i quali ha un ottimo rapporto: "Ho capito che la mia felicità sarebbe stata la loro." Dice. E aggiunge: "Per me l'amore è costituito da due persone, a prescindere da qualsiasi identità."

Maria de Filippi in studio chiarisce le modalità di svolgimento del programma: "Per evitare confusioni i ragazzi seduti alla mia sinistra sono per Clarissa (la tronista, ndr), i ragazzi alla mia destra (rivolta a Claudio, ndr) sono per te: così non rischiate d'incasinarvi la vita."

(Il primo incontro con tre corteggiatori)

L'attenzione ad inizio puntata si focalizza su una delle corteggiatrici degli altri due tronisti, la quale ha i capelli rasati: mi è venuta subito in mente la I Puntata dell'Angolo Dello Stereotipo e quanta curiosità susciti una persona che esteticamente non rientra tra le aspettative date dall'immaginario comune. In questo caso la scelta coraggiosa ha comportato una serie di complimenti.

Divagazioni a parte, auspico che nelle prossime edizioni figurino ulteriori orientamenti sessuali ed identità di genere (una lesbica, un transessuale), meno etichette ed una maggior fluidità.
Perché la televisione diventi lo specchio reale di quella che è la società odierna, capace di rispondere alle esigenze di tutti.

E voi? Come strutturereste il vostro Uomini e Donne ideale?

(I tronisti)


15.6.16

Perché i morti di Orlando sono meno importanti di altri morti.

Siamo stati tutti Charlie, poi siamo stati Paris, siamo stati tutti Bruxelles, e molte altre varianti hanno dato vita agli hashtag virali del je suis.
Oggi però quei cinquanta morti e cinquantatré feriti non meritano la stessa attenzione mediatica ed il medesimo spazio sui social che è stato concesso ad altri, oggi sono in pochi ad essere Orlando.

Perché? Perché alla notizia delle morti di Parigi e Bruxelles siamo stati tutti colti dal pathos provocato da un processo di identificazione. Qui - ed in altri casi come la Siria - ad identificarsi non si riesce proprio. 
Si pensa: potrei trovarmi in una stazione della metropolitana, in un teatro, in un locale. Ma in un locale gay no, non potrei mai trovarmi.
Forti di questa invincibile corazza, ci sembra inutile sprecare energie, inutile condividere almeno un post per esprimere cordoglio, inutile coniare l'ennesimo hashtag del jesuis. Conserviamolo per qualcosa di più importante, conserviamolo per morti che potrebbero interessare. A chi interessa di questi morti? Io non potrei essere tra loro, Je ne suis pas gay, Je ne suis pas Orlando.
Si è voluta poi marginalizzare l'omofobia, occultare il movente che invece è alla base dell'attentato.
Ed in un momento in cui c'era bisogno di silenzio, gli Europei di calcio hanno fatto solo rumore.
In un momento in cui c'era bisogno di rispetto, è salita a galla la melma più macabra dell'omofobia, quella che non si ferma neppure dinanzi alla morte.


Come il caso dell'avvocato Carlo Taormina, che imputa la colpa alle stesse vittime: 


O quello della cantante lirica Nicoletta Ciliento, a cui sta a cuore il benessere dell'infanzia:


E molti altri. Alcuni esempi:




Un inaspettato messaggio di solidarietà è giunto alla comunità LGBT da Mario Adinolfi: 



Correlato dal promemoria dell'attento Dario Ballini:



Ciliegina marcia sulla torta avariata, l'attore Alberto Mosca, che, a poche ore dalla strage, sulla sua pagina Facebook proponeva il napalm come alternativa alle unioni civili: 


Contattato da Il Messaggero ha dichiarato:

«Ho scritto una frase fuori luogo frutto di una rabbia generale che mi porto dentro verso tutto ciò che è eccessivo, violento, volgare, aggressivo, arrogante, eccentrico e lesivo della libertà altrui. Ho sicuramente sbagliato. Questo però non fa di me un assassino o un istigatore alla violenza, a mio modo di vedere. Se ho sbagliato mi sembra che stia pagando abbastanza visto che sono stato segnalato reiteratamente a fb e denunciato amolte autorità Non è stato nessun modo per farmi pubblicità perché se così fosse stato avrei avuto successo e visibilità molto prima. Ho molti amici gay, di colore, stranieri e via così e non ho pregiudizi razzisti ma non tollero gli eccessi».

Insomma, la comunità LGBT è considerata di serie B sia da viva che da morta. 
Prendetevele fino in fondo però le responsabilità del caso, siate coerenti con voi stessi, abbiate l'onestà intellettuale di dichiarare: Je suis Omar Mateen.

1.6.16

VIDEO [Gay Pride di Napoli 2016] Famiglie Arcobaleno - We Are Family

UNIONI CIVILI, un video per riflettere.


A cura di Pendolare Del Tempo.

Sono uno studente proveniente dal futuro sulla vostra linea spazio-temporale per scrivere la mia tesi di laurea: "OMOFOBIA, malattia pandemica del XXI secolo."

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