27.2.15

Epilogo di un cofanetto regalo

Ovviamente solo questo pomeriggio mi sono ricordato di possedere un cofanetto regalo. Era finito con l'andare lui a rilassarsi, e non in un centro benessere, ma in una mensola remota della mia libreria. 
In più mi sono accorto che la scadenza è tra pochi giorni. Così ho colto la palla al balzo ed ho deciso di usufruirne domani e di proseguire con qualche giorno di vacanza in una località amena. L'ho spulciato un po' in lungo ed in largo, ho letto le modalità di prenotazione, le varie opzioni ed ho scelto un centro.

Preferisco sempre evitare di parlare al telefono, una fobia sociale molto comune. Fortunatamente leggo che c'è la possibilità di prenotare direttamente sul sito della compagnia. 
Prendo il cellulare, Inserisco il codice ma mi da una pagina di errore.
Accendo il computer. Ripeto la procedura. Ancora errore. 

Mi preparo un discorso e telefono.
Mi risponde una signorina dalla voce annoiata:
"Pronto?"
Lì per lì ho pensato di aver chiamato ad un privato, per errore.
"Centro benessere X"
Con una voce ancora più annoiata della precedente.
"Volevo effettuare una prenotazione, ho ricevuto un cofanetto regalo."
"Un attimo solo."
Sento che parla con qualcuno, non si capisce di cosa, penso che mi passi qualcun altro invece torna dopo un paio di minuti  (sono convinto che in questi passaggi ci sia un autocompiacimento nel far attendere inutilmente qualcuno). Stessa voce, ancor più disinteressata :
"Sì, mi dica."
"Le dicevo, ho un cofanetto regalo, volevo effettuare una prenotazione."
"Mi da i suoi dati?"
"Prima mi potrebbe dire se c'è disponibilità per domani?"
"Già per domani? Un attimo che controllo. Ma non credo."
Ancora attesa. Un centro benessere con un'agenda dello spessore di una Bibbia. Ritorna:
"Eh, infatti, di pomeriggio niente. Le va bene di mattina?"
Ora, nell'offerta c'è scritto che il centro fa orario continuato dalle 8 alle 22. Quando termina la mattina in un orario continuato? Sembrava di parlare con la Sfinge. Per essere più precisi con la Sfinge che si sforzava di farmi un favore. Mantengo la calma:
"A che ora?"
"Di mattina.
Fare una domanda integrativa e sentirsi ripetere la stessa cosa mette a dura prova i nervi di chiunque.
"Mezzogiorno va bene?"
"Eh..."
Tentenna. (Allora mezzogiorno non è mattina?!?)
"Mezzogiorno va bene."
Con non troppa sicurezza, come se la cosa non la riguardasse. 
"Le dò il codice?"
"No, mi devi dare i dati."
Faccio finta di non aver sentito quella seconda persona singolare. 
"Nome e cognome?
"Hai dato un'occhiata al cofanetto? Che opzione hai scelto?"
Allora è vizio! Ribadisco la terza persona:
"Quale opzione, mi scusi?
"Quale vuoi fare tra cromoterapia, sauna...
...ed una serie di parole inglesi che suonavano molto glam ma di cui ignoravo il significato.
"Guardi, sul pacchetto c'è scritto il percorso prevede cromoterapia, sauna..."
Mi interrompe: 
"No, devi scegliere."
"Grazie, allora scelgo con calma, la richiamo."
Di calma era rimasta ben poca. Offerta segnalata al centro servizi che online non funzionava, ho dovuto parlare anche con la signorina del centro servizi che doveva essere imparentata con la signorina del centro benessere, più o meno stesso canovaccio.

Non volevo rovinarmi il fine settimana al primo tentativo. 
Così ho deciso di chiamare un altro centro benessere anche se fuori zona. 

"Pronto, centro benessere Y."
"Salve, ho acquistato un cofanetto regalo."
"No, non è questo il numero."
"?...mi scusi ma questo è il numero che c'è nel cofanetto in riferimento al vostro centro."
"Sì, ci hanno inserito ma noi non abbiamo mai aderito."
"Grazie, arrivederci."

Sconfortato guardo il cofanetto. Vi troneggia una scritta: COFANETTO RELAX. 
Vorrei richiamare il centro servizi per suggerire di cambiarla con "COFANETTO STRESS, poi, FORSE, relax." Ma credo di averne abbastanza con le telefonate, per oggi.

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