20.1.16

Perché è importante scendere in piazza il 23 gennaio.


Non una ma tante piazze in tutta Italia per dare forza al traguardo dell’uguaglianza: in vista della discussione al Senato del ddl sulle unioni civili, le associazioni lgbt (Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit) mettono in campo per il prossimo 23 gennaio una mobilitazione capillare nelle principali piazze del Paese. #SVEGLIATITALIA è l’hashtag con cui si diffonde il tam tam per le manifestazioni che in tante città si stanno organizzando. 



È quanto si legge nella pagina pubblicata nel sito di Arcigay, cui segue l'elenco delle piazze confermate ed un appello a Governo e Parlamento.

Un evento che potrebbe rivelarsi storico per il nostro paese, ed al quale tutti hanno l'obbligo morale di partecipare: sia chi vive in prima persona una vita da discriminato, ma soprattutto chi partecipa alla vita discriminata di qualcun altro. 
E non mi riferisco solo a chi è un familiare o un amico, ma a tutti gli Italiani che ogni giorno sul luogo di lavoro, in un'aula di scuola, in una chiesa, in un autobus, per la strada, si trovano ad incrociare lo sguardo di chi non ha la possibilità di vivere a pieno la propria vita.  
Perché non è necessario avere la pelle scura per comprendere che il colore della pelle non pregiudichi una condizione di uguaglianza, non si deve per forza essere ebrei per riuscire a riconoscere nell'olocausto uno dei più grandi orrori che la storia abbia mai conosciuto.

Il 23 gennaio suonerà la sveglia che richiamerà i cittadini italiani ad una questione etica, oltre che ad un impegno civile.
Chi resterà a casa bisogna che sia disposto a guardare negli occhi quelle persone, consapevole di essere indifferente ed al contempo complice di una condizione che in un paese civile non può e non ha ragione di esistere, disposto dunque ad accogliere l'idea che in Italia ci siano esseri umani di serie A ed esseri umani di serie B.


Svegliati Italia,
mentre si pontifica a voce alta nelle aule di un Parlamento, sui giornali, in tv, gli anni passano, i bimbi crescono, e non ci sarà nessuno che un giorno ricompenserà queste persone con una seconda vita
Tante ne sono morte nel secolo scorso nei campi di concentramento, in questo secolo continuano a morire nei campi di concentrazione, dove tutti cioè si concentrano per creare la più complessa rete capillare di vie alternative in cui far disperdere l'uguaglianza sociale e fucilare la libertà personale. 

Svegliati Italia,
quegli italiani che non conosci e che tanto ti fanno paura, quelle che tu puntando il dito chiami lobby, non sono carnefici, bensì vittime.
Vittime di un sistema in cui ristagna un modo comune di pensare che ottenebra le menti e lava le coscienze, un sonno profondo che tiene lontani dalla realtà, un letargo che rende irrealizzabile un cambiamento che renderebbe uguali, di fronte a te, tutti i tuoi cittadini.

SVEGLIATI, ITALIA!


1 commento:

  1. Mentre scrivo qualche riga sul tuo blog - ti ringrazio di ospitarmi e del bel modo in cui a tua volta scrivi di alcuni argomenti - sto ascoltando l'ennesimo dibattito sulla legge Cirinnà. Questo dibattito è uno dei pochi in cui viene posto l'accetto sulla propaganda che compie una certa informazione e l'ignoranza degli stessi parlamentari che si apprestanno a votarla: in poche nemmeno loro sanno su cosa si stanno pronunciando. Ovvio che la gente sia confusa e nella confusione dia per esatto il pensiero più facile; è una naturale reazione dell'essere umano che appunto viene cavalcata per i più incredibili motivi ed interessi. Non si dice, perchè appunto non lo si vuole dire, che la legge Cirinnà si occupa delle unioni civili etero ed omosessuali, poiché l'evidenza della società italiana rende indispensabile regolamentare queste unioni. L'ho scritto anche nel post di quel giorno sul mio blog. Persone che ritengo preparate mi hanno detto: ti sbagli non sarebbe andata così; no sarebbe andata come ho scritto perché i mia madre e il suo convivente non erano coniugati e lui in quanto uomo celibe non avrebbe mai potuto adottarmi; questo può succedere a individui etero o omosessuali, e soprattutto ai loro figli sulla felicità dei quali si pontifica ma ai quali in realtà si stanno dicendo alcune cose: non dovevate mai nascere perchè non siete figli come i figli del matrimonio, i vostri genitori sono dei delinquenti, non ce ne frega nulla se separarvi dai vostri affetti vi lacererà l'anima e gli equilibri, ci importa solo di assecondare la chiesa e gli elettori o gli elettori assidui della chiesa e di guadagnarci il loro voto, subito dopo avervi detto no per l'ennesima volta avremo una società del Mulino Bianco poiché si sa è tutta causa degli omosessuali, del gender ecc. Come scrivi tu: l'Uomo Nero del nuovo millennio.
    Oggi, anche in seguito a un'altra questione con l'amministrazione pubblica, vedo davvero chiaramente due cose: lo Stato invece di dare per scontato l'onestà e il diritto dei suoi cittadini, li considera sempre dei banditi ed è capace di contraddire sè stesso e le sue leggi fra le quali la prima e le base di uno stato la Costituzione: art. 3 non ci sono discriminazioni sessuali. In questa terra dove è nato il Diritto che a tuttoggi ispira il diritto odierno è uno spettacolo deludente e triste da vedere.

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